Fiano e Bianco d`Alessano del Salento IGP

Fiano e Bianco d`Alessano del Salento IGP

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Informazione prodotto "Fiano e Bianco d`Alessano del Salento IGP"

Le viti crescono in terreni eccezionali. Le due varietà autoctone Fiano e Bianco d’Alessano sono state rivalorizzate dall’Antica Masseria Jorche. Vino dalla struttura complessa con un breve passaggio in barrique.
Giallo paglierino con riflessi dorati accennati.

Esame olfattivo: Floreale, fruttato (pesca bianca), note agrumate (scorsa di limone). Esame gustativo: Corposo ed equilibrato.

Verdure sott'olio, primi piatti, grandi fritture di pesce, frutti di mare crudi (ostriche, cozze, ricci). Piatto tipico ideale: Cavatelli cozze e fagioli.

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Regione: Puglia
Certificazione: IGP
Contiene solfiti:
Uva: Bianche D'Alessano, Fiano
Produttore: Jorche Antica Masseria
Quantità: 0,75 ltr

Jorche

La famiglia Gianfreda, già agli inizi del Novecento, possedeva il più grande palmento di Torricella, una struttura di circa 400 metri quadrati. Il palmento, “palamientu” in Puglia, era la prima e più antica forma di cantina organizzata. Qui, nel complesso sistema di grandi vasche disposte su più livelli e collegate tra loro, tutto avveniva manualmente, dalla pigiatura dell’uva, che si faceva con i piedi, alla fermentazione del mosto fino alla spillatura.

Giovanni, il padre di Costantino, trasmette al nipote Cosimo i metodi tradizionali e i segreti della vinificazione nel suo palmento ma quando, alla fine degli anni Cinquanta, i sistemi di produzione diventano meccanizzati, tutto cambia per i contadini ai quali non conviene più produrre il vino nei propri palmenti, che vengono abbandonati. Cosimo decide così di continuare in proprio l’attività iniziata dal nonno e di costruire per sé una nuova cantina meccanizzata, affiancato dalla moglie Emanuela che porta in dote alcuni “capasuni” provenienti dal palmento della sua famiglia.

Ancora oggi uno di questi “capasuni” con le iniziali del padre di Emanuela “G.M.” è un piccolo tesoro che testimonia gli intrecci della lunga storia vinicola della famiglia; qui avviene ancora l’ultimo affinamento di una parte dei vini Jorche in simbolica e concreta continuazione con il passato.

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