Fiano di Avellino CampoRe DOCG

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Varietà di uva: 100 % Fiano. Zona di produzione: appezzamenti selezionati provenienti dal... altro
Informazione prodotto "Fiano di Avellino CampoRe DOCG"

Varietà di uva: 100 % Fiano.

Zona di produzione: appezzamenti selezionati provenienti dal vigneto di proprietà in località Lapio, Campore.

Tecnica di produzione:
la vendemmia tardiva delle uve selezionate, raccolte a fine ottobre, è seguita da un'attenta vinificazione con fermentazione in barrique e attento affinamento "sur lie" per un minimo di 6 mesi e successivo affinamento in bottiglia per almeno 24 mesi.

Caratteristiche organolettiche:
Di colore giallo paglierino con riflessi dorati, ha profumi ampi ed eleganti di frutta matura, dalle pere agli agrumi, e note finissime di miele, fiori d'acacia e vaniglia. Dal gusto morbido, complesso ed elegante e dalla ricca struttura, si evolve positivamente nel corso degli anni.

Abbinamenti gastronomici:
Ideale con risotti, crostacei e pesce.

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Regione: Campania
Certificazione: DOCG
Contiene solfiti:
Uva: Fiano
Produttore: Terredora di Paolo
Quantità: 0,75 ltr

Terredora Di Paolo

In Campania la storia dell’uomo è intimamente legata a quella della vite e l’impegno di Terredora è di portare in ogni bicchiere il gusto di questa terra affascinante, resa generosa dal fuoco dei vulcani e dal sole. Dal secondo dopoguerra Walter Mastroberardino, tenace uomo del Sud, cominciò a portare in giro per le città italiane, Milano in testa, le bottiglie che produceva insieme ai fratelli nell’azienda che avevano ereditato. Nel 1994 si chiude questo capitolo della sua vita e, a sessant’anni, quando altri avrebbero deciso di ritirarsi a vita privata, intraprende un nuovo percorso con i suoi figli Daniela, Lucio e Paolo, grazie al sostegno della moglie, Dora Di Paolo.

Terredora dal 1978 è protagonista indiscussa del rinascimento vitivinicolo della Campania. Coniugando esperienza e tradizione, ha introdotto nella coltivazione dei millenari vitigni autoctoni moderne innovazioni, conoscenze tecniche e uomini protesi a valorizzarne il futuro, promuovendo il ritorno della viticoltura campana alla sua più antica e qualificata tradizione.

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